IL BARBIERE – maggio-giugno 2003

NUOVA VITTORIA DI MARIO GUIDA
Il nuovo Campionato Sociale Open, che quest’anno per la prima volta si gioca in primavera, è stato vinto da Mario Guida con un turno di anticipo. Anche quest’anno abbiamo avuto dieci iscritti, e perciò la manifestazione si è svolta con un girone all’italiana, ma il banco dei partecipanti era molto qualificato, con giocatori del calibro di Massimiliano Giordano e Piero Gambardella. Onore perciò a Guida che ha saputo imporsi su cotanti avversari. A un turno dalla fine, la lotta per le piazze d’onore è ancora aperta e riguarda Gambardella, Giordano e un sorprendente Andrea Leone, autore di un ottimo torneo.
A proposito di Piero Gambardella e del suo concittadino Enzo Puglisi, dobbiamo ancora segnalare un’importante novità: l’abolizione del punteggio Elo-Italia per i giocatori in possesso di Elo-FIDE ha fatto sì che la Federazione concedesse ai nostri tesserati nocerini la promozione a Candidato Maestro. Per entrambi si tratta di un giusto riconoscimento per gli importanti risultati conseguiti.
Meno liete le notizie che riguardano Francescopaolo Di Milia: il ‘Mago di Baronissi’ si è rotto una cartilagine giocando a pallone ed è stato costretto a una lunga convalescenza. Buon rientro!
Studi e commenti del giovedì
SELEZIONE DI PARTITE
Quest’anno al Campionato Italiano a Squadre ce la siamo vista proprio brutta: all’ultimo turno bisognava vincere con la capolista Portici per non retrocedere. Come a volte succede in queste situazioni estreme, la nostra squadra ha giocato concentrata e ha vinto. La vittoria di Enzo Puglisi in prima scacchiera ha fornito un grosso contributo al morale.
Con la maturità in genere lo scacchista preferisce evitare i violenti scontri tattici, e si affida a continuazioni più tranquille che promettano vantaggi solidi. Qui Massimiliano Giordano restituisce un dubbio sacrificio di pezzo di Gambardella per ottenere un finale decisamente favorevole.
Quando si inserisce nel proprio repertorio una nuova apertura può capitare di dover pagare pedaggio all’inesperienza. Qui Francesco Marino si tuffa a capofitto in una variante inferiore della Difesa Alechin.
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