IL BARBIERE – settembre-ottobre 2002
MARIO GUIDA AL COMANDO
Anche quest’anno il nostro campionato è il torneo principale dell’autunno. Il livello qualitativo della manifestazione si è innalzato con la partecipazione dell’esperto Virgilio Capozzi, ma i giocatori iscritti sono soltanto dieci, e per la prima volta la competizione si disputa con girone unico all’italiana. Non sono chiare le motivazioni che hanno spinto molti soci a disertare la gara, in primis il mitico Francescopaolo Di Milia. Mario Guida è, data l’assenza di FPDM, anche quest’anno il favorito d’obbligo.
Che cosa sta succedendo all’amico Corrado Sabia? Non frequenta più il Circolo, gioca male e senza voglia. Piero Gambardella dopo averlo massacrato in una sessione di blitz ha emesso una misteriosa diagnosi: Corrado sarebbe affetto da ‘sindrome da pelo’.
A proposito di Piero, il Circolo tutto si rallegra per la nascita del piccolo Pierluigi: ci attendiamo tutti un grande fututro scacchistico per il ragazzo o, almeno, che faccia meglio del famigerato Pierluigi… Passerotti!
Studi e commenti del giovedì
storie da circolo
Il caso di giocatori che si addormentano alla scacchiera è più diffuso di quanto si creda: una mattina a Peppe Martingano, reduce da una notte brava, toccava giocare una partita di torneo. A un certo punto si addormentò mentre doveva muovere e, risvegliatosi dopo un quarto d’ora, giocò la prima cosa che gli venne in mente, mettendo un Cavallo in presa. Mentre lui andava a sciacquarsi il viso, il suo avversario si immerse in una profonda riflessione. Alla fine mosse, si alzò e disse a Peppe: «Senti, non so che hai visto, ma io il Cavallo me lo sono preso». «Hai fatto bene», rispose tranquillamente il serafico Peppe.
SELEZIONE DI PARTITE
Il nostro socio Marco Iandolo pare giocare in modo sonnacchioso per buona parte della partita, ma scatta fulmineo e velenoso appena l’avversario gliene concede l’opportunità. Qui il suo morso letale punisce Virgilio Capozzi per non aver prestato la dovuta attenzione alla posizione esposta del suo Re.
A volte si comincia col sacrificare un po’ allegramente, e poi bisogna spremersi le meningi per giustificare il sacrificio. Andrea Leone, provando e riprovando, riesce a volgere la situazione a suo vantaggio: non senza il responsabile, involontario aiuto del suo avversario.
Quante volte vi è capitato di rovinare una partita per avere invertito l’ordine delle mosse da giocare? Qui Fabrizio Buccheri commette ben due volte gravi errori di precipitazione, e alla fine ci rimetterà un mezzo punto.
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