I Festival di Cava dei primi anni ’70

Nei primi anni ’70, quelli del match Fischer – Spasskij e del salto di qualità dello scacchismo italiano, l’appuntamento scacchistico più importante a sud di Roma era probabilmente il Festival Internazionale di Cava de’ Tirreni, organizzato dal bravissimo Luigi (“Giggetto”) Salsano e disputati nella sede del Social Tennis Club di Cava (Villa Comunale).

I tornei erano stracolmi di partecipanti, il livello dei magistrali era altissimo, l’aria cosmopolita che vi si respirava era quasi per tutti una novità assoluta.

Ma, specialmente, è il clima generale di quegli anni ad essere particolare: nel 1973 gli iscritti alla FSI passano da 6.000 a 12.000, viene pubblicato il “Manuale teorico-pratico delle aperture” di Giorgio Porreca (un contributo fondamendale alla cultura scacchistica italiana), le riviste di scacchi si comprano in edicola.

Gli scacchi sono diventati un fenomeno “quasi di massa”, grazie innanzitutto all’enorme risonanza del match Fischer – Spasskij (articoli in prima pagina dei quotidiani nazionali!), ma anche ai successi di Angelo Cillo, campionissimo di “Rischiatutto” (un programma condotto da Mike Bongiorno con una media di 22 milioni di telespettatori e punte di oltre 30 milioni) che concorre avendo come argomento prescelto gli scacchi. E poi altri fattori “di contesto” che, in quegli anni in cui l’Italia cambia tumultuosamente, favoriscono la partecipazione giovanile: dagli effetti della riforma della scuola media dei primi anni ’60 (con conseguente scolarizzazione di massa dei nati negli anni ’50) al ’68, che è palpabile nell’aria e condiziona tutte, ma proprio tutte, le cose che riguardano i giovani.

Molti scacchisti della mia generazione hanno ricevuto lì “battesimo del fuoco”.
Il mio avvenne il 25 agosto del 1973 contro un Mario Siniscalchi anche lui al suo esordio in torneo.
Io avevo 14 anni, lui 25. Persi senza neanche capire come e perché.

Nel salone da cui si accedeva alla sala di gioco trovavi immancabilmente Milorad “Micko” Vujovic, il pittoresco e geniale maestro jugoslavo che già da diversi anni imperversava in Italia. Mentre vendeva libri, giocava a 100 lire a partita (più o meno il prezzo di un quotidiano o di un caffè al bar), spesso con un minuto contro cinque e la possibilità del “contra” (raddoppio).
Vieni, micko, gioca! Con pochi soldini tu diventa Grande Maestro!
Ti prendeva per il culo, lo sapevi, ma non potevi fare a meno di sorridere. Un grande.
Tra lo “spaccio” di un informatore e una lampo, mazzuolava blasonati avversari …

Joksic - Vujovic
… e giovani di belle speranze:
Sartori - Vujovic

Scorrendo gli le classifiche pubblicate sul sito della Federazione troviamo diversi “principianti” che diventeranno ospiti fissi delle manifestazioni scacchistiche nei decenni successivi.
Ho evidenziato alcuni nomi e dati e, sempre dal sito federale, scelto alcune partite di un certo interesse per la nostra storia.

1972 - Torneo Open
1973 - Torneo di Terza Classe (Esordienti e 3 Naz.)
1973 - Torneo Open (da 2 Naz. in su)
1974 - Torneo Magistrale
1974 - Torneo 1 Nazionale
1975 - Torneo Magistrale
 
 
 
Qualche partita recuperata dal sito federale e da riviste dell’epoca: 
 
Giorgio Porreca non era un “semplice” Maestro Internazionale: per tutti era IL Maestro.
Porreca - Valenti
Attorre - Porreca
 
 
Un ventenne Antonio Martorelli vince una brillante partita contro Guglielmo Fumo.
Fumo - Martorelli
 
 
Bernardo Costanzo era il Delegato Provinciale della F.S.I. Qui “scippa” una vittoria in un finale critico.
Gatto - Costanzo

 

Le foto sono tratte dal sito “Porticando“. Partite e classifiche dal sito FSI e dalle riviste “Tuttoscacchi” [n. 6 – ottobre ’73] e “Il giornale degli scacchi” [n. 7 – settembre ’73].

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